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C come Colonne di distillazione
25 Febbraio 2019

La distillazione ha origini antiche: già gli egizi costruirono i primi alambicchi rudimentali per ricavarne profumi ed essenze e alcuni trattati di alchimia e di medicina di epoca romana parlano della distillazione di erbe officinali per scopi terapeutici.

Se è vero che tutt’oggi si continuano ad utilizzare i tradizionali alambicchi discontinui per ottenere grappe dal profilo artigianale e spiccatamente aromatico, con la progettazione dell’impianto continuo, ossia delle moderne colonne di distillazione, risalente alla seconda metà del 1800, il prodotto finale ha raggiunto livelli di eleganza e morbidezza mai conseguiti prima.

Oltre a caratteristiche organolettiche differenti la distillazione in colonna si differenzia da quella in impianti discontinui perchè tutto il processo avviene per alimentazione continua della materia prima.

La prima “distillazione” avviene nel disalcolatore alimentato direttamente da vinaccia fresca: questo produce una flemma alcolica che sarà successivamente distillata una seconda volta nelle colonne di distillazione.

Nella nostra Distilleria le colonne sono alte oltre 24 metri e all’interno di ciascuna sono disposti oltre 30 piatti adatti a frazionare le diverse sostanze aromatiche tipiche del vitigno in base al loro coefficiente evaporativo.

Dal costante monitoraggio del processo e dalla bravura dei nostri enologi nascono grappe morbide, eleganti dai sentori fini e complessi premiate ogni anno per la loro altissima qualità.